Lo stemma di servo di Dio Guglielmo Giaquinta rappresenta una barca in un mare piuttosto tempestoso. Nel cielo campeggia, dalla parte della prua, una stella.

Il tutto sormonta il motto: Duc in altum.

II simbolismo è ovvio la barca è la Chiesa sempre tra i marosi rappresentati dalle forze del male, ma sempre salda sicura nel suo navigare. La stella è Maria, luce vivida sul cammino della Chiesa di cui è prefigurazione e madre.

Il motto, poi, è riferimento esplicito e specifico alla sensibilità e scelta preferenziale nei confronti di quanto nella vita e nell’insegnamento del Signore Gesù parla di un di più da fare e da donare nell’amore, e che Mons. Giaquinta, come espressione sintetica, ha chiamato massimalismo spirituale,

L’espressione evangelica, infatti, sia nella sua tradizione letterale sia alla luce di una esegesi più precisa, esprime l’invito rivolto a Pietro a tendere verso l’altro e quindi a staccarsi dalla riva dove il livello dell’acqua è basso, non contentandosi di quel poco già fatto per andare verso le profondità del mare e coglierne le ricchezze, a lanciare le reti al largo per coinvolgere zone più ampie e prendere anche i pesci i più lontani nella rete del pescatore della Galilea.

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